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martedì 19 marzo 2013

Kirk Kilgour


Chiesi a Dio di essere forte

per eseguire progetti grandiosi:

Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.

Domandai a Dio che mi desse la salute

per realizzare grandi imprese:

Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:

mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:

Egli mi ha dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita:

mi ha lasciato la vita

perché potessi apprezzare tutto.

 

Signore,

non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno

e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini     

nessuno possiede quello che ho io!

 

Kirk Kilgour

 

Kirk Kilgour, nazionale americano e Campione d'Italia con la squadra romana dell'Ariccia: una brillante carriera spezzata da un tragico incidente che avvenne nel 1976. Durante alcuni esercizi di riscaldamento cadde, provocandosi la lussazione di una vertebra cervicale con conseguente totale paralisi degli arti.

Ma lui non si è mai arreso: 26 anni su una sedia a rotelle, dimostrando forza, volontà e coraggio tali, da fare invidia a un campione in piena attività. E come nello sport, in cui la sconfitta fa parte del gioco, egli ha vissuto la "sconfitta" dell'infortunio in positivo, traendone spunto e coraggio agonistico per lottare ancora e tornare a vincere.

E il 12 luglio 2002, dopo tanti anni di lotta, il suo cuore si è fermato ... ma in noi resta vivo il suo ricordo.

La Preghiera che ci ha lasciato rivela la straordinaria ricchezza interiore di un uomo che ha saputo sempre affrontare la vita con serenità e con autentico spirito sportivo.

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