macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti

venerdì 24 febbraio 2012

Responsabilità

      Anche  solo  per  un momento, lascia che questo pensiero sprofondi nel tuo cuore:
                                   “Io sono responsabile”.
  
      E allora improvvisamente cominciano ad accadere due cose: “se io sono responsabile, è possibile il cambiamento”.
      E poi l'altra è: “se io sono responsabile non ha nessun senso che io accusi gli altri e litighi continuamente”.
      E poi non ha alcun senso aspettarsi che tutto il mondo cambi. Tu non sarai qui, anche se il mondo cambiasse (ma non cambierà), tu comunque non sarai qui.
      Qualcosa deve essere fatto ora, immediatamente; la tua vita è cortissima, non puoi aspettare per l'eternità.
Tutti questi gruppi di psicoterapia spirituale che ti invito a fare, sono profondamente radicati nell'idea che “TU SEI RESPONSABILE”, "PRENDI LA RESPONSABLIÀ SULLE TUE SPALLE”.
All'inizio fa male, fa male perché quando vedi la stupidità del tuo comportamento, che la tua miseria è creata da te stesso... fa male. Ti fa sentire sempre bene che qualcun altro sia responsabile del tuo star male. “Che cosa ci posso fare?”. 
Nel momento in cui ti accorgi che davi degli schiaffi a te stesso, che nessuno ti sta schiaffeggiando, sembra molto stupido continuare. E allora sembra proprio senza senso continuare a piangere e lamentarsi: “Perché mi stanno schiaffeggiando?”; e ti stai schiaffeggiando tu.
      Se non vuoi essere schiaffeggiato, non schiaffeggiarti; se invece ti diverte, allora non Lamentarti!
      La crescita (la guarigione) è possibile solamente quando prendi tutta la responsabilità su di te.
      All'inizio ti fa male, ma presto incominci a sentire un brivido nuovo, una nuova avventura, poiché presto diventi consapevole che se tu sei responsabile, allora c'è un modo di andare oltre. Se invece sono gli altri ad essere responsabili, non c'è modo di andare oltre, allora sei dannato...   

      Se tu invece sei responsabile, certamente qualcosa può essere fatto.

Se sei TU a CREARE la tua miseria, allora TU PUOI anche DISFARLA; se invece sono gli altri a crearla, cosa ci puoi fare? NESSUNO è responsabile per quello che tu sei, tu sei l'unico ad essere responsabile.
  
      Questo è l'inizio della vera spiritualità.
       (Questo è l'inizio della vera guarigione).    
       
                                                 OSHO – The Secret n. 5 – 15/10/1978

domenica 12 febbraio 2012

L’uomo contraffatto - Luigi Confalonieri

È stato reso noto che uno degli orsi protagonisti del bel film “L’orso”, essendo nato in cattività, quando dovette girare la scena in cui pesca un salmone fece una pessima figura perché, ormai svanita la sua selvatichezza, non riuscì a compiere quella che per un orso è un’operazione elementare. Il poveretto dovette essere addestrato a pescare e fece fatica, come se gli avessero insegnato a leggere e a scrivere. Questa perdita di se stessi non soltanto capita all’orso dell’Orso ma sta ormai capitando a tutti gli uomini del pianeta terra.
Noi ci stiamo contraffacendo e continuando così verrà il giorno che, come l’orso non sapeva più pescare, così noi saremo incapaci di essere quelli che la natura ci fece. Ormai noi abbiamo del mondo una conoscenza del tutto fantastica. Non lo conosciamo più attraverso la realtà e verità, ma attraverso la rappresentazione che ce ne viene fatta. Si dice che i bambini a New York, forse anche quelli di Milano, Roma e Napoli, non abbiano mai visto in carne e ossa una mucca, ma abbiano visto il rarissimo panda prigioniero dello zoo. Del resto, attraverso la televisione, noi ci accontentiamo non di conoscere ma solo di essere informati. In genere, come dimostrano le inchieste sul Pendolo di Focault, comperato per la gioia di Eco ma non letto, ci basta possedere una cosa non conoscerla. Ci accontentiamo di sapere vagamente chi era questo signor Focault e che un signore viene impiccato al suo pendolo. ( … )
La contraffazione dell’uomo nasce da molte cause e da molte ragioni, comunque esistono persone che sono specificatamente addette a questa operazione. In tempi oscuri si sarebbe detto che queste persone sono ispirate dal diavolo. Parliamo dei pubblicitari. Essi impongono “modelli” a cui è difficile sottrarsi ma che sono contrari (come il non pescare per l’orso) alla nostra natura naturale. Il ragazzo che compra un certo tipo di giaccone (il “chiodo” per esempio) non lo fa perché desidera davvero il chiodo ma perché desidera avere il chiodo, che è cosa del tutto diversa, così come la donna desidera avere la pelliccia non per stare più calda ma per far schiattare di rabbia le amiche che non l’hanno.
Altri contraffattori dell’uomo sono tutti i tipi di sostanze, dall’alcol all’eroina, che agiscono sul nostro cervello. Queste sostanze ci rapiscono a noi stessi, ci estraniano, ci conducono in un mondo inesistente ma che ci appare più vero di quello vero. Un altro contraffattore è il “villaggio globale”. Realizzato dalle telecomunicazioni che rendono tutto il mondo tanto conosciuto come un tempo il villaggio natio, esso ci carica di notizie e di angosce che un tempo erano sconosciute all’uomo naturale.
Il pericolo della situazione in cui ci troviamo è tanto chiaro che sarebbe inutile insistervi. Piuttosto dobbiamo domandarci che cosa si deve fare e più modestamente che cosa si può fare. A prima vista vien voglia di dire che non c’è niente da fare. Come si può andare contro l’irresistibile procedere della storia? In realtà, sarebbe molto facile opporsi a questa denaturazione dell’uomo, basterebbe restare in ascolto dei sussurri del nostro cuore e della nostra anima. Dentro di noi conosciamo benissimo tutto. Anche il più fantastico mikebuongiorno dipendente, o il più fantastico tifoso che spranga la testa degli avversari sa che onora iddii di poca forza, di poco conto, di nulla potenza. Ma come un innamorato deluso ma incapace di accettare la sconfitta continua stupidamente ad amare chi non lo ama, così il tifoso o il fanatico della TV continua a credere ai suoi iddii perché non sa crearsene altri, nemmeno se stesso.
Perduto, contraffatto, l’uomo non ha bisogno che la stella Nemesi lo distrugga come distrusse i dinosauri. Corre lieto verso la sua fine.
L’uomo contraffatto - da“Scienza e vita” – Febbraio 1988 -  Luigi Confalonieri.

Tommaso Moro

Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre." "Dammi Signore, un'anima che abbia occhi per la bellezza e la purezza, che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. Dammi un anima che non conosca noie, fastidi, mormorazioni, sospiri, lamenti. Non permettere che mi preoccupi eccessivamente di quella cosa invadente che chiamo 'io'. Dammi il dono di saper ridere di una facezia, di saper cavare qualche gioia dalla vita e anche di farne partecipi gli altri. Signore dammi il dono dell'umorismo. - Tommaso Moro 1587 - Preghiere della Torre.

lunedì 6 febbraio 2012

Swami Vivecananda

Esiste un tempo per l'espansione e uno per la contrazione; l'uno provoca l'altro e l'uno chiama l'altro. Non siamo mai più vicini alla luce di quando l'oscurità è più profonda.

Helen Keller

sorda e cieca fin dalla prima infanzia disse:<<Sebbene il mondo sia colmo di sofferenza, è anche colmo della nostra vittoria su di essa>>. ... <<Ringrazio Dio per i miei handicap, poiché attraverso di essi ho scoperto me stessa, il mio lavoro e il mio Dio>>.