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martedì 27 dicembre 2011

L'Eco

Padre e figlio stanno passeggiando nella foresta.
A un certo punto il bambino inciampa e cade. Il forte dolore lo fa gridare: “Ahhhhh!”. Con massima sorpresa, ode una voce tornare dalla montagna: “Ahhhhh!”. Pieno di curiosità, grida: “Chi sei?” ma l’unica risposta che riceve è: “Chi sei?”. Questo lo fa arrabbiare, così grida: “Sei solo un codardo!” e la voce risponde: “Sei solo un codardo!”. Perplesso guarda il padre e gli chiede cosa stesse succedendo. E il padre gli risponde: “Sta a vedere, figliolo!”, e poi urla: “Ti voglio bene!” e la voce risponde: “Ti voglio bene!”. Poi urla: “Sei fantastico!” e la voce risponde: “Sei fantastico!”. Il bambino era sorpreso, ma ancora non riusciva a capire cosa stesse sucedendo. Così il padre gli spiegò: la gente lo chiama“eco”, ma in verità si tratta della vita stessa. La vita ti ridà sempre ciò che tu le dai: è uno specchio delle tue proprie azioni. Vuoi amore? Dalle amore! Vuoi più gentilezza dalle più gentilezza! Vuoi compassione e rispetto? Offrili tu stesso! Se desideri che la gente sia paziente e rispettosa nei tuoi confronti, sii tu per primo paziente e rispettoso! Ricorda, figlio mio: “questa legge di natura si applica a ogni aspetto delle nostre vite”. Nel bene e nel male, si riceve sempre ciò che si dà: ciò che ci accade non sono buona o cattiva sorte, bensì lo specchio delle nostre azioni.

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